Privacy e Internet

Privacy e Internet

Privacy su web

La privacy su internet è uno degli argomenti attualmente più discussi non solo in Italia, ma anche a livello europeo ed internazionale.

La diffusione del web avvenuta nel corso degli ultimi vent'anni, se da un lato ha arricchito la nostra quotidianità (pensiamo, per esempio, alla possibilità di essere sempre informati in tempo reale su qualunque argomento o di trovare ed acquistare con un semplice click un oggetto prodotto all'estero), dall'altro ha messo in pericolo il nostro diritto alla riservatezza.

Nel momento in cui utilizziamo internet, infatti, stiamo di fatto usando uno strumento di comunicazione attraverso il quale i nostri dati possono essere trasmessi e poi recepiti da altre persone (purtroppo anche da malintenzionati) immediatamente.

Internet e privacy, quindi, sono argomenti strettamente collegati tra loro: non si può parlare di internet senza considerare il fatto che i dati di milioni di persone circolano in rete velocemente e non è possibile parlare di tutela della riservatezza ignorando come, al giorno d'oggi, anche solo visualizzare una pagina web può vuol dire far circolare informazioni personali.

La "fuga di notizie" private online è a volte voluta da noi stessi: se per esempio compriamo qualcosa su un sito di e-commerce, dobbiamo necessariamente comunicare al venditore informazioni come nome e cognome, indirizzo presso il quale spedire il pacco, numero telefonico per eventuali comunicazioni, ecc.

Altre volte, però, i nostri dati circolano in rete a nostra insaputa. Ciò può accadere anche per via di certa superficialità con la quale si utilizzano gli strumenti web in alcuni casi, ma spesso la colpa può essere attribuita alla scorrettezza altrui.

Pensiamo, per esempio, a quelle piattaforme virtuali speciali ormai utilizzate quotidianamente da moltissime persone in tutto il mondo: i social network.

I social network permettono di restare in contatto con altri individui condividendo con loro qualunque informazione: collegamenti (link) a notizie del giorno, frasi (status) in cui vengono descritti pensieri o altro, foto delle vacanze, anche la posizione geografica di una persona indicata su una vera e propria mappa.

Normalmente sulle piattaforme social è possibile impostare la privacy di un profilo in modo da evitare che informazioni riservate siano visibili anche ad estranei, ma spesso la diseducazione all'utilizzo del web fa sì che in molti ignorino questa possibilità o la sottovalutino: per quanto possiamo avere una bacheca aperta solo ai nostri amici, se un nostro contatto pubblica sul suo profilo pubblico una foto in cui ci siamo anche noi, chiunque potrà venire a conoscenza del fatto che il giorno X eravamo insieme ad Y in un certo luogo.

Può anche capitare che, pur prestando sempre la massima attenzione alle impostazioni di privacy, i nostri dati vengano comunque prelevati e diffusi senza il nostro consenso: questo succede per esempio quando utilizziamo alcuni giochi o quiz tipici dei social network, molti dei quali memorizzano informazioni riservate e le rivendono poi in maniera del tutto illegale ad agenzie pubblicitarie.

La privacy sul web viene chiamata in causa, però, non solo quando effettuiamo acquisti online, inviamo email o utilizziamo social network, ma anche quando semplicemente navighiamo in rete, per via dei cosiddetti cookie: si tratta di piccoli file di testo che si installano automaticamente sul nostro pc quando entriamo per la prima volta in un sito, memorizzano alcuni dati e tornano, poi, al mittente in un secondo momento.

Per via della facilità con la quale le nostre informazioni possono circolare in rete e finire nelle mani sbagliate, da qualche anno i vari ordinamenti nazionali, comunitari, internazionali cercano di regolamentare il trattamento dei dati personali su internet.

La Comunità Europea, per esempio, dal 1995 fino ad oggi ha dato vita a varie Direttive per disciplinare la tutela della privacy online e, dal 2012, sta discutendo una proposta di Regolamento unico, cioè una nuova normativa che, una volta approvata, dovrà essere adottata e rispettata da tutti gli Stati membri.

La Privacy in Italia è tutelata dal famoso Codice della Privacy, ovvero dal "Codice in materia di protezione dei dati personali" e controllata dal "Garante per la protezione dei dati personali", una specifica autorità conosciuta anche con il nome di Garante della Privacy.

In attesa del Regolamento comunitario sulla tutela della privacy online, a partire dal 2014 il Garante ha emanato una serie di provvedimenti, direttive ed anche chiarimenti che si concentrano in modo particolare sull'utilizzo dei cookie e sugli obblighi da rispettare in caso di "profilazione", cioè nel caso in cui chi fornisce un servizio online crei veri e propri profili degli utenti in visita basati sui loro gusti, le loro tendenze, ecc, con lo scopo di organizzare campagne di marketing mirato.

Di seguito vediamo nello specifico cosa ha previsto il Garante della Privacy:

Privacy e Internet: Elenco Avvocati e Studi Legali

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