Internet: come proteggere la privacy

Internet: come proteggere la privacy

Tutti effettuano ricerche su internet ogni giorno: ecco come proteggere la privacy durante la navigazione del web.

La privacy è diventata un elemento essenziale per ogni attività effettuata nel mondo digitale. Tuttavia, non sono molti gli utenti che si chiedono come proteggere i propri dati quando effettuano una semplice ricerca su internet. Vi illustriamo alcune soluzioni per migliorare notevolmente la propria sicurezza in questi casi.

Innanzitutto, è essenziale cancellare la cronologia, così come utilizzare delle reti VPN. In secondo luogo, la ricerca effettuata tramite smartphone presenta maggiori rischi e per questo necessita di una maggiore attenzione. Infine, risulta necessario impedire anche il tracciamento attraverso una navigazione in modalità privata oppure tramite motori di ricerca.

La privacy è fondamentale

La privacy è diventata una prerogativa fondamentale di ogni strumento digitale del giorno d’oggi. Gli utenti, infatti, sono sempre più alla ricerca di soluzioni che offrano una maggiore garanzia in termini di privacy e sicurezza. Questo è anche ciò che ha portato migliaia di utenti a migrare verso piattaforme di messaggistica istantanea quali Telegram o Signal, dopo l’annuncio da parte di WhatsApp di una nuova politica sulla privacy.

Anche la diffusione del nuovo social Clubhouse sta incontrando difficoltà a seguito degli evidenti problemi di privacy che sono presenti nella sua politica.

Tuttavia, pochi utenti – solo quelli più attenti in termini di sicurezza – cercano di proteggere la loro privacy quando effettuano una semplice ricerca su internet. Anche in questo caso, infatti, i dati personali degli utenti possono essere esposti a grandi rischi: dall’indirizzo IP, alla posizione, al tempo in cui si rimane su un sito web, alle preferenze e molte altre informazioni personali.

Bisogna tenere a mente che il web è tanto utile quanto potenzialmente pericoloso. Ma come fare per proteggerci e navigare in sicurezza? Ecco alcuni accorgimenti che possono innalzare notevolmente la privacy nell’effettuare ricerche su internet.

Cancellare la cronologia su Internet

La nostra privacy è sempre e comunque a rischio sul web. Molto spesso, per esempio, inavvertitamente lasciamo tracce delle nostre attività anche dopo avere utilizzato terminali condivisi con altre persone, magari sul luogo di lavoro.

Un buon consiglio, in questo caso, è quello di accedere alla cronologia di navigazione del browser utilizzato e rimuovere la lista dei siti visitati. Senza dimenticare che, in situazioni di questo tipo, è doveroso non salvare mai alcuna password. Quest'ultima, infatti, rischierebbe di diventare accessibile a chiunque utilizzi successivamente il computer.

Utilizzo delle reti VPN per navigare in Internet

Il secondo consiglio per una navigazione in sicurezza sul web consiste nell’utilizzare una VPN, ovvero una rete virtuale protetta. Questa soluzione consente di rendere inaccessibili le informazioni scambiate a soggetti esterni. Ciò avviene perché, in questa sorta di tunnel tra l’utente e il sito visitato, si inserisce appunto il provider del servizio VPN. All’interno di tale tunnel i dati vengono criptati e quindi resi incomprensibili a qualsiasi soggetto esterno sprovvisto delle chiavi per decodificarli.

Sul web possiamo trovare moltissimi servizi di questo tipo, alcuni totalmente gratuiti, altri a pagamento.

In questo frangente è opportuno fare delle considerazioni. La seconda categoria mostra dei costi decisamente contenuti, soprattutto per l'utilizzo privato. Se diventassimo vittime di un attacco hacker, infatti, la perdita economica a cui andremmo incontro sarebbe esponenzialmente più elevata. Basti pensare alla possibilità che qualcuno entri in possesso delle credenziali bancarie.

I servizi gratuiti sono comunque rischiosi per un semplice motivo. Il provider internet che fornisce il servizio, infatti, in qualche modo dovrà pur finanziarsi. Non potendo incassare alcun abbonamento mensile o annuale come accade per le VPN a pagamento, potrebbe fare un uso scorretto della mole di informazioni che transitano sulla sua rete.

Il provider potrebbe, per esempio, rivenderle per scopi poco leciti. In altre parole, utilizzando le VPN gratuite, si rischia di causare un danno ancora più grande di quello da cui si cerca di proteggersi.

Attenzione alla navigazione tramite smarphone

Lo smartphone in molti frangenti della nostra quotidianità ha sostituito il computer. Moltissime delle operazioni che prima venivano svolte attraverso il pc, oggi sono, infatti, portate a termine tramite diverse applicazioni del cellulare.

Tuttavia, parallelamente alla diffusione delle connessioni mobili, sono cresciuti anche i pericoli a cui gli utenti sono esposti. Le misure messe in campo dai produttori si fanno sempre più efficaci, partendo ad esempio dalle rilevazioni biometriche di impronte digitali e volti.

Nonostante questo, però, le distrazioni sono sempre dietro l’angolo, e possono costare davvero molto care. Sicuramente gli iPhone sono considerati più sicuri, ma negli ultimi anni anche per i terminali Android sono state sviluppate funzionalità di protezione. Un buon accorgimento è sicuramente quello di installare solamente applicazioni provenienti dallo store ufficiale, evitando quelle da fonti sconosciute.

Questo perché le app necessitano di una serie di autorizzazioni, per esempio quelle per accedere alla rubrica, al GPS, o ad altri dati presenti nel telefono. Fornire queste informazioni a un’applicazione realizzata per scopi illeciti vorrebbe dire compromettere interamente la propria privacy.

Impedire il tracciamento su Internet

Anche nel caso in cui il vostro accesso sia sicuro, Google o un'altra entità virtuale potrebbe registrare il modo in cui usate il web. Potrebbe essere il vostro stesso provider internet a tracciarvi. In realtà, in molti paesi i provider sono obbligati a farlo, in modo che le cronologie di ricerca possano venire fornite alle Forze dell'Ordine in caso di necessità. Quindi, per proteggere la vostra privacy online, dovete pensare anche a come non farvi "seguire" sul web.

Un modo per impedire a Google e altre organizzazioni di tracciare la vostra cronologia browser è usare la modalità di navigazione privata. Questa si chiama modalità “Incognito” su Chrome, “Privata” su Firefox. Se usate un PC condiviso o il PC di qualcun altro in modalità ospite, invece, usando la modalità di navigazione privata le vostre credenziali di accesso non saranno salvate sul computer.

Potete anche scaricare estensioni browser che impediranno il tracciamento attraverso cookie, fermando così anche il caricamento di fastidiosi annunci personalizzati sui siti. Utilizzate, però, estensioni provenienti solo da organizzazioni fidate. Gli hacker, infatti, sono noti per aver creato software dannosi mascherati da app ed estensioni di sicurezza.

Utilizzare motori di ricerca alternativi

Google è il motore di ricerca più famoso per navigare in internet, ma forse non è quello che maggiormente tutela la privacy degli utenti. Vi sono, infatti, alternative migliori. Come ben sappiamo, Google impiega i dati degli utenti a scopo pubblicitario. Tra le altre cose, è in grado di identificare l’indirizzo iP dell’utente, la posizione, stabilire un cookie univoco, registrare le query di ricerca.

Tutti questi dati messi a fattore comune consentono di creare un profilo più o meno completo che permette di conoscere molti aspetti degli interessi, passioni e consumi degli utenti. Per sfuggire da questa situazione, la migliore soluzione risulta affidarsi a motori di ricerca più attenti alla privacy.

DuckDuckGo

Tra i numerosi motori di ricerca attenti ai dati personali, segnaliamo DuckDuckGo. Questo motore di ricerca non traccia in alcun modo i dati e gli indirizzi IP di chi naviga su internet. Il vantaggio più evidente è che nei risultati, gli eventuali annunci (contenuti sponsorizzati) non sono personalizzati in relazione all’utente. Il motore infatti:

Non memorizza o monitora la cronologia di ricerca;

o monitora di ricerca; Non richiede la registrazione di un profilo utente;

di un utente; Filtra le pagine con troppa pubblicità, insomma è garante della privacy.

Per concludere, DuckDuckGo non viene mai a sapere attraverso quale percorso di pagine e quali chiavi di ricerca si è arrivati a un risultato.

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